CONFAPI VENETO, CGIL, CISL, UIL FIRMANO L’ACCORDO PER SOSTENERE LE AZIENDE SUL PROTOCOLLO ANTI-COVID

Tra le principali novità la creazione del Comitato Regionale Lavoro e Sicurezza, figura “terza” a disposizione delle Pmi per per la gestione del protocollo anti-Covid. Carlo Valerio: «Strumento utile ed efficace».

Prosegue il percorso parallelo costruito da Confapi Veneto e Cgil, Cisl, Uil per affrontare insieme, parte datoriale e sindacali, la gestione della pandemia che preoccupa il presente ma anche il futuro di aziende e lavoratori. La firma del “Protocollo territoriale per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” ha indicato una via comune che ha riscosso l’apprezzamento di molte imprese associate. Ora è stato firmato l’accordo per il monitoraggio della sua applicazione, che è obbligatoria. E, tra le novità più significative, c’è il fatto che sia stato individuato “nell’Organismo Paritetico Regionale Confapi (OPRC) la sede presso cui si possa svolgere l’attività di consultazione sindacale prevista dal Protocollo del 24 aprile 2020 per tutte quelle Piccole e Medie Aziende non in grado di provvedervi autonomamente. Le PMI provvederanno ad inviare presso l’OPRC il Protocollo di contenimento anti-contagio. L’OPRC individuerà al suo interno, tra i componenti effettivi o quelli supplenti, tre componenti per parte datoriale e tre componenti per parte sindacale che costituiranno il Comitato Regionale Sicurezza sul Lavoro COVID -19 (CRLS)”, come si legge nel testo, firmato per Confapi Veneto dal Presidente, Manfredi Ravetto, per Cgil Veneto dal segretario Cristian Ferrari, per Cisl Veneto dal segretario Gianfranco Refosco, e per Uil Veneto dal segretario Roberto Toigo.

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