CONFAPI PREVEDE UN +1,1% DEL PIL IN VENETO NEL 2020 IL PRESIDENTE RAVETTO COMMENTA LO STUDIO DI FABBRICA PADOVA SULL’ARENA DI VERONA

Come sarà il 2020 per l’economia del territorio? Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, ha raffrontato gli indicatori più significativi. Le previsioni per il Veneto stimano un aumento complessivo del valore aggiunto pari a un +1,1%, guidato dall’incremento di industria e servizi, a cui si aggiunge la ripresa nel settore delle costruzioni, che dopo la depressione degli ultimi anni ha dato un segnale di ripresa “modesto ma significativo”, per rifarsi alla formula utilizzata nell’ultimo aggiornamento del 2019 di Bankitalia sulle economie regionali. Il +1,1% nel Pil (fonte Prometeia) è la sintesi delle previsioni di crescita lieve della domanda interna (+1,2%) ed estera (+1,8%), della stabilità dei consumi delle famiglie (+1,1%) e degli investimenti (+2,5%).

«Il Veneto cresce perché ci sono capacità, voglia di fare e di rimboccarsi le maniche», ha commentato il presidente di Confapi Veneto Manfredi Ravetto sulle colonne dell’Arena di Verona. «Le categorie imprenditoriali e industriali devono farsi sentire a livello nazionale: il Veneto continua a essere considerato la locomotiva del Paese, i numeri lo dimostrano, ma anche lo Stato deve fare la sua parte».

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nel 2019 l’offerta è rimasta stazionaria, dopo l’aumento ininterrotto degli ultimi tre anni, favorendo il calo del tasso di disoccupazione al 5,9%: in base ai dati forniti da Unioncamere del Veneto nei primi due mesi del 2020 sono previste assunzioni nelle imprese per 80.780 lavoratori, di cui 32.900 nelle industrie e 47.880 nei servizi.

Determinanti restano poi le esportazioni, col Veneto che si assesta come terza regione in Italia dopo Lombardia ed Emilia Romagna, rappresentando il 13,7% del totale dell’export italiano, grazie al ruolo trainante di alcuni settori, a partire dalla meccanica strumentale. Secondo le proiezioni di Sace Simest, nonostante le incertezze e il clima di tensione geopolitica, nei prossimi anni l’export italiano continuerà infatti ad avanzare (+3,4% nel 2019 e +4,3% nel 2020-2022) sfiorando i 500 miliardi di euro già nel 2020 (quello Veneto secondo le stime di Fabbrica Padova toccherà i 68,5 miliardi).